I primi casi di Coronavirus in India si sono registrati nello Stato del Kerala a metà gennaio, quando alcuni residenti all’estero sono rientrati per un matrimonio.
La nazione dichiarò la pandemia ad inizio marzo e domenica 22 marzo è stato istituito il giorno del coprifuoco nazionale, chiamato “Janta Curfew” e successivamente, in tutta la nazione, è partito il “lockdown” (#io resto a casa).
Di seguito alcune lettere ricevute dai Centri indiani:

Cari amici di Fratelli Dimenticati, saluti da Andheri, Asangaon, Ashadeeep, Bilpudi, Dadra, Dadhwada, Dapada, Fulwady, Halkarni, Madh Island, Paraspada Boys and Girls, St. Joseph Orphanage, Thane and Waliv.
Con immensa gioia e gratitudine nei nostri cuori, vi ringraziamo per contribuire sempre generosamente ai bisogni materiali ed educativi dei nostri bambini. Guardando indietro negli anni, ci sentiamo felici per tutto ciò che abbiamo realizzato insieme e di quanti bambini e quante famiglie hanno avuto la possibilità di essere aiutate. I loro orizzonti si sono allargati e si sentono incoraggiati a esplorare il loro potenziale e a mirare in alto. Tutto ciò è stato possibile solo grazie al vostro amore e alla vostra generosità nei confronti del nostro popolo. Non possiamo che ringraziare e lodare Dio per le persone meravigliose che, come voi, hanno reso ogni giorno più luminoso e significativo per coloro che hanno bisogno di tutto.
Oggi, il mondo intero è sotto il potere di questo virus. Non abbiamo parole per esprimere il dolore e la tristezza che proviamo per questa umanità sofferente a causa di una pandemia che ha colpito l’intero pianeta e ha portato via vite innocenti. Siamo con voi e preghiamo Dio Onnipotente affinché abbia pietà di noi tutti.
In India, tutti gli Stati e tutti i distretti sono bloccati. Nessuno può spostarsi. Anche i mercati, le scuole, gli istituti di istruzione, le fabbriche e gli uffici in tutto il paese sono chiusi, ad eccezione di quelli che producono e forniscono beni di prima necessità e delle farmacie. Ovunque è stata rinforzata la sicurezza. I bambini che sono sotto tutela dell’assistenza per l’infanzia sono qui con noi mentre gli altri centri hanno mandato i bambini a casa dalle loro famiglie. Per proteggere i bambini abbiamo adottato misure precauzionali come la chiusura completa dei cancelli, la distanza di sicurezza e l’uso delle mascherine. Per i bambini, questa è una situazione terribile e sono impegnati a dipingere, disegnare e scrivere, a fare yoga, suonare e ad apprendere a suonare strumenti musicali.
È una condizione molto patetica per tutti i poveri che dipendono dal loro salario giornaliero. Milioni di abitanti delle baraccopoli sono privati delle necessità di base e molti migranti sono bloccati e non sono in grado di ritornare al proprio villaggio. Alcuni stanno camminando per molte miglia per raggiungere le destinazioni.
Cari amici, ogni giorno con i bambini dedichiamo del tempo alla preghiera e all’adorazione nei nostri centri. Preghiamo Dio Onnipotente affinché si trovi presto il vaccino adeguato così da poter tornare a lavorare di nuovo tutti insieme per la Sua gloria più grande. Che Dio benedica e assista tutti gli scienziati, i medici che lavorano instancabilmente per trovare un vaccino che possa contrastare questo virus.
Cari saluti a tutti, manteneteci nelle vostre preghiere.
Suor Pushpy Shm, Helpers of Mary Superiore Generale

Saluti dal Centro Ashalayam di Delhi
I bambini di Ashalayam stanno tutti bene e pregano per tutti voi in modo speciale, perché vi vogliono bene. Hanno un amore speciale per i Fratelli Dimenticati, perché da sempre, attraverso il Sostegno a Distanza, offrite loro l’opportunità dell’istruzione.
Il nostro Paese è ora in fase di chiusura, non ci è permesso nessun trasferimento e il numero di casi infetti aumenta ogni giorno. Il governo sta facendo tutti gli sforzi per fermare la diffusione del virus.
Anche noi stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per sostenerci a vicenda e sostenere i nostri beneficiari: i bambini. Il gruppo di cui, al momento siamo più preoccupati, sono i bambini di strada che non hanno un luogo dove stare. I nostri team di personale sul campo, insieme alle agenzie governative, stanno compiendo enormi sforzi per inserirli nelle case di accoglienza disponibili.
Ricordandovi tutti, Padre Linto

Carissimi amici, un saluto affettuoso da Snehadeepthy.
Come state? come è la situazione da voi? Vorrei sentirvi tutti i giorni, anche se so che non è possibile. Posso immaginare la gravità della vostra sofferenza, mi arrivano le notizie e non ho le parole giuste per tranquillizzarvi. Eppure vi dico: state tranquilli. Con la sofferenza sulla croce, Gesù, ha salvato tutta la gente così anche la vostra sofferenza porterà la salvezza per tanti, non sarà invana. Uno soffre non soltanto per se stesso, ma anche per gli altri. Dunque il prezzo della sofferenza, degli ammalati e dei morti, è il prezzo di noi viventi.
Amici, in ogni momento vi ricordo. In chiesa, in ufficio, al tavolo del refettorio insieme ai ragazzi, anche durante la notte nel sogno, parliamo sempre di voi. Oggi abbiamo celebrato la Messa per voi perché sappiamo che voi non potete partecipare nella Messa da tanti giorni. Sappiate che ci siete tutti voi nel mio cuore quando faccio la comunione.
Anche qui in Kerala le Chiese sono chiuse, non per noi che viviamo in Convento. Non possono accettare persone esterne.
Qui in India, stanno aumentando i numeri dei casi. Il Governo di ogni stato cerca di controllare le persone in vari modi. Sono stati bloccati i trasporti, non possiamo uscire dalla città di Thrissur e dagli altri paesi non possono entrare. I negozi e gli uffici sono chiusi. Anche noi abbiamo l’ordine di non uscire da casa, solo per le prime necessità. Ci sono i carabinieri per le strade che controllano, cercano di sorvegliare in vari modi.
A Thrissur ci sono due casi, che sono isolati in ospedale. Non siamo fuori del pericolo e dobbiamo essere consapevoli che tutto ciò non dipende dalle nostre mani.
Cari amici, qui tutti vi ricordano e mi chiedono di voi. Vi auguro buona salute e guarigione. Ricordate che nell’anima sono da voi e con voi.
Con tanto affetto vostra sorella, Suor Pushpam

Dalla referente del progetto di microcredito per le donne di Coimbatore, India.
Cari amici, come state voi e le vostre famiglie? Sto leggendo tante notizie riguardanti l’Italia che mi rattristano.
In molti, anche medici, sono colpiti dal virus, molti sono morti, e in tutti i paesi europei i numeri stanno crescendo.
Qui in India ogni giorno il numero di nuovi casi sta aumentando. Stiamo prendendo varie precauzioni, è tutto chiuso, le scuole, le chiese, i negozi, eccetto le farmacie e i negozi di alimentari. Anche l’aeroporto è chiuso, anche per i voli locali.
Ci è stato detto di restare in casa per evitare il contatto con gli altri, è molto triste. Speriamo in giorni migliori.
Preghiamo affinché Dio, che è più potente di questo virus, abbia misericordia di noi e del mondo intero. Preghiamo e facciamo del nostro meglio per stare al sicuro.
Nirmala Rani, WEP

Le scuole e i centri di riferimento sono chiusi e non abbiamo avuto segnalazioni di bambini malati.