26 gennaio – Giornata mondiale dei malati di lebbra

Barala5In India il 2013 si è chiuso con una drammatica notizia: negli ultimi anni i casi di lebbra, anziché diminuire, sono invece aumentati in maniera esponenziale. I nuovi casi registrati risultano essere addirittura il doppio rispetto a qualche anno fa. Nel 2005, infatti, l’incidenza di questa malattia era di un malato ogni 10.000 persone. Nel 2013, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono stati registrati due casi di lebbra ogni 10.000 persone.
Per noi la lebbra è una malattia ormai scomparsa da tempo, e risulta difficile accettare il fatto che nel mondo ci siano ancora tantissime persone che muoiono a causa di questo morbo.

L’India è il paese che presenta il maggior numero di casi di lebbra al mondo. Fino a qualche anno fa i dati riguardanti la diffusione di questa malattia sembravano promettenti: i casi erano in diminuzione, tanto che si arrivò addirittura a dare per certa l’imminente eliminazione della malattia dal paese. Invece, contro ogni aspettativa, la lebbra ha ripreso a diffondersi.

Secondo Asia News, la causa di questo improvviso aumento di malati va cercata nel recente boom edilizio che ha visto coinvolte le grandi metropoli indiane. La crescente  richiesta di costruzioni ha creato moltissimi posti di lavoro, che hanno attirato una grande moltitudine di persone provenienti per lo più dalle aree rurali. Questi lavoratori arrivano da piccoli villaggi, dove vivono in condizioni di estrema povertà. L’impiego nel settore edilizio rappresenta per loro una speranza di poter migliorare la propria vita e quella delle loro famiglie.

Dharavi MumbaiQuesta speranza, tuttavia, si tramuta nella maggior parte dei casi in un incubo senza fine. I lavoratori vengono pagati pochissimo, e sono costretti a lavorare moltissime ore al giorno, svolgendo mansioni faticose e pericolose senza nessuna tutela da parte dei loro datori di lavoro. Non avendo soldi per pagare un’abitazione, spesso sono costretti a vivere per strada, o ad andare ad ingrossare i già sovraffollati slum, le baraccopoli dove vivono le fasce più povere della popolazione.

La mancanza di igiene, la precarietà dell’alloggio e delle condizioni di vita, la cattiva alimentazione, l’impossibilità di accedere liberamente ai servizi sanitari favoriscono enormemente la diffusione della malattia che, in pochi anni, è tornata a rappresentare per l’India un grandissimo problema sanitario. Il fatto che questo problema tenda però ad essere sminuito, se non addirittura negato dal governo indiano, rende ancora più difficile mettere in atto interventi di prevenzione e cura realmente efficaci.

Barala2Fratelli Dimenticati, fin dalle sue origini, ha sostenuto progetti per garantire ai lebbrosi le cure di cui hanno bisogno e prevenire la diffusione della malattia.
Nello stato indiano del West Bengal le suore della Congregazione delle Figlie di Sant’Anna gestiscono il centro di Barala, per garantire ai malati di lebbra le cure mediche di cui hanno bisogno. Nel corso del 2013 il centro ha ospitato 275 lebbrosi in regime di ricovero e circa 9.000 pazienti ambulatoriali, che si sono recati personalmente al centro per ricevere farmaci e assistenza sanitaria. Ogni tre mesi tutti i pazienti esterni si recano al centro per un check-up completo (esami del sangue, delle urine ecc..), mentre due volte all’anno vengono organizzate delle giornate speciali durante le quali vengono distribuiti medicinali e pietanze a tutti i malati.
Il personale del centro, inoltre, effettua periodicamente dei giri nei villaggi limitrofi per curare chi non ha la possibilità di recarsi personalmente al centro (soprattutto anziani ed invalidi).
Le suore si occupano anche dell’istruzione e cura di una ventina di bambine, figlie dei pazienti, che alloggiano in un ostello adiacente al centro.

Visto il recente aumento dei casi di lebbra in India, ora più che mai il centro di Barala ha bisogno del vostro aiuto.
Con soli 13 euro potrete acquistare un Kit Sanitario per garantire una cura di 30 giorni ad un paziente malato di lebbra.